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Occhio secco: consigli e soluzioni

Centri Ottici G5

Da vent’anni a questa parte la sindrome dell’occhio secco colpisce sempre più persone e ciò non deve stupire vista la vasta diffusione di PC e smartphone. L’occhio secco non è un semplice fastidio ma una vera e propria modifica della superfice dell’occhio, ovvero la normale lubrificazione oculare viene alterata ed inizia a diminuire la componente acquosa a favore di quella salina, provocando la tipica sensazione di secchezza e bruciore, che spesso può sfociare in irritazioni e vere e proprie degenerazioni corneali. È facile da riconoscere: bruciore agli occhi, sensazione di avere come una sabbiolina sotto le palpebre o ancora sentire gli occhi umidi senza però lacrimare. Sono tutti sintomi di una secchezza oculare che se non presa per tempo può degenerare. Perché la sindrome dell’occhio secco può essere pericolosa? Perché se non si interviene in tempo questo persistente bruciore può portare a lesioni vere e proprie della superficie corneale. Questo disturbo colpisce soprattutto la popolazione sopra i 40 anni. Le cause sono molteplici: può essere la conseguenza di patologie reumatiche o croniche oppure, caso sempre più frequente, può essere causata da un’eccessiva e sbagliata esposizione ai monitor dei pc. Anche un ambiente mal condizionato e riscaldato può provocare la secchezza oculare: un riscaldamento eccessivo, l’aria troppo secca, sono tutti fattori che certamente incidono nell’insorgenza di questo disturbo. Pertanto Clinica Baviera raccomanda, oltre a una visita oculistica nel caso di comparsa di primi sintomi, di seguire queste poche e semplici regole per evitare la comparsa di questo fastidioso disturbo:

  • Fare una pausa di 5 minuti ogni ora di esposizione al monitor del pc;
  • Evitare i riflessi del monitor, posizionarlo quindi in modo che non rifletta la luce esterna, per cui è consigliabile non dare le spalle alla finestra, ma semmai sedersi di fronte;
  • Collocare il monitor a una distanza tra i 50 e i 60 centimetri dal viso;
  • Assicurarsi che l’ambiente di lavoro sia ben illuminato e che la luce del monitor non sia più forte di quella circostante;
  • Bevete molti liquidi, curate adeguatamente l’igiene del bordo palpebrale e mantenete un’adeguata umidità degli ambienti in cui vivete, soprattutto se questi sono asciutti, riscaldati o ventilati.

E noi come vi possiamo aiutare? Sono da poco uscite delle lenti con un trattamento anti-riflesso capace di tagliare la luce blu originata dai monitor di PC, tablet e smartphone. Tale luce genera un forte stress e un alto affaticamento visivo, che talvolta può portare anche a sonnolenza. Questo trattamento non si limita a rilassare la visione davanti a questi dispostivi ma produce una sensazione di benessere riducendo anche l’evaporazione corneale. I vantaggi per il consumatore che utilizzano queste lenti sono:

  • Riduzione dello stress a vantaggio di una visione più confortevole;
  • Favorisce un sonno più salutare e rilassato;
  • Offrono la miglior protezione possibile per gli occhi dalle radazioni UV e dalla luce blu;
  • Offrono maggior protezione agli organi esposti quali cornea, cristallino e retina.

A presto, Emir.

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